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Italia : Isole minori : Isola di Capraia : Capraia Isola

Scoprendo l'arcipelago toscano

Natura Cultura Enogastronomia Svago e divertimento

Capraia Isola - Delle sette isole che compongono l'arcipelago toscano, Capraia è la più occidentale. Si tratta di un'isola vulcanica lunga 8 km e larga 4 km e le scogliere sulla costa raggiungono da subito i 447 mt di altezza di Monte Castello; l'isola, inoltre, ospita un laghetto alimentato dall'acqua piovana e viene chiamato 'Stagnone'. La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea con molte specie tutelate in quanto l'isola rientra nel Parco Nazionale dell'arcipelago toscano.

(segue sotto al video)



Anticamente l'isola ospitava una colonia di foche monache, estinte ormai da decenni, la cui memoria sopravvive nell'omonima grotta. Il nome dell'isola, invece, sarebbe legato alla presenza delle capre selvatiche, anch'esse estinte; altri invece la collegano a un'antica parola etrusca con il significato di 'roccia' o 'luogo petroso'. Già conosciuta da greci e etruschi, Capraia divenne un'importante base navale per i romani; nell'Alto Medioevo fu occupata da una comunità di monaci cenobiti, i quali hanno introdotto la coltura della vite. A quest'epoca risale la Pieve di Santo Stefano, la chiesa più antica dell'isola. Nello stesso periodo Capraia passò dall'essere un feudo pisano all'essere di dominio genovese, durante la battaglia della Meloria. L'isola fu più volte oggetto di assalti da parte dei pirati saraceni: dopo tali eventi i genovesi decisero di fortificare l'isola, costruendo il Forte di San Giorgio, opera dell'architetto Giovanni Maria Olgiati, e 3 torri d'avvistamento: la Torre del Porto del 1541, la Torre dello Zenobito del 1545 e la Torre delle Barbici del 1699. Nel '600 la popolazione, la quale era per lo più concentrata all'interno del Forte, si spostò sulla costa per fondare la città attuale di Capraia Isola: venne costruita la nuova chiesa di San Nicola, il convento di Sant'Antonio in forme barocche e la chiesa di Santa Maria Assunta. Nel XVII secolo Capraia fu legata amministrativamente alla Corsica, anch'essa all'epoca dominio genovese, e nello stesso periodo si vide la contrapposizione della Corsica, guidata da Pasquale Paoli, e di Genova. Nel 1768 la Corsiva venne ceduta alla Francia e Capraia, successivamente al Congresso di Vienna, venne assorbita dal Regno Sabaudo di Sardegna; solo nel 1925 fece parte della provincia di Livorno. Nel corso del XVIII secolo l'isola conobbe un periodo di forte sviluppo economico legato alla pesca e al commercio marittimo. Oggi Capraia è stata valorizzata dal turismo, attratto anche dalle attività di trekking e snorkeling. Prodotti gastronomici tipici sono il miele, distillati di erbe e marmellate di frutti che crescono spontaneamente sull'isola stessa.

Pubblicato il 7-09-2021

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