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Et Lux in Tenebris: Raffaele Canepa a cura di Antonio Giordano - Roma - SpazioCima via Ombrone 9Categoria: Eventi Utilizzando macchine fotografiche appositamente modificate e filtri che escludono completamente la porzione visibile della luce, nei suoi scatti Raffaele Canepa esplora oltre i limiti della visione umana, in quella parte di spettro luminoso dove la nozione di colore perde ogni significato e la luminosità è molto diversa da quello che abitualmente percepiamo. Tecnicamente, ciò che mostrano le sue fotografie è invisibile a occhio nudo. Il tratto più caratteristico della fotografia ad infrarosso è il bianco di cui risplende la vegetazione, contrapposto a cieli scuri e dai forti contrasti. Lo sguardo di Canepa ci introduce al quartiere Coppedè dal vestibolo voltato di via Dora, dove il lampadario in ferro battuto resta in ombra, evidenziata in macchia dalla tecnica ad infrarosso, per focalizzare l’attenzione sul villino delle Fate, capolavoro firmato Gino Coppedè, in fondo a piazza Mincio. Particolarmente suggestiva l’immagine fotografica della Fontana delle Rane, già progettata nel 1915, vista dal basso con la veduta bilaterale del Palazzo detto di Cabiria del 1926 in piazza Mincio 2. Sito dell'evento Vedi file allegato (evento74387-IMG_20240325_192149_046.webp) |
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