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Il Patrimonio Storico ed Archeologico di Santa Marinella: un Bene Comune da Conoscere e Valorizzare

  • Santa Marinella
  • Gruppo Archeologico del Territorio Cerite
  • Museo Civico di Cerveteri
  • Università di Roma
  • Santuario di Cerveteri
  • Birgi
  • Pyrgi

Il patrimonio storico e archeologico di Santa Marinella è stato valorizzato durante un evento organizzato dal comitato di associazioni locali. Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite ha presentato alcune delle scoperte fatte nel corso degli anni, tra cui statue e reperti che risalgono all'epoca paleolitica, etrusca e romana. Il territorio di Santa Marinella è stato abitato ininterrottamente dalla preistoria fino ai giorni nostri. Il Museo Civico di Cerveteri custodisce importanti scoperte archeologiche fatte dagli studenti della scuola di archeologia dell'Università di Roma. Il santuario di Cerveteri è un'area di scavo dove sono conservati grandi edifici monumentali. Qui venivano venerati sia gli dei etruschi che quelli di altre culture. L'area di Birgi ospita le tracce delle antiche case etrusche di Pyrgi.

Il patrimonio storico e archeologico di Santa Marinella è un tesoro da scoprire e valorizzare. Durante un evento organizzato dal comitato di associazioni locali, il pubblico ha avuto la possibilità di conoscere di più sulla storia della città.

Il comitato, nato nel 2019 con l'evento "Solidarietà in Arte", si impegna a promuovere l'arte e la cultura della città di Santa Marinella, sia per i residenti che per i turisti. Durante la settimana di eventi, sono state presentate diverse iniziative, tra cui la presentazione di un libro, la pedalata in onore di Claudia d'Italia Montefiore e serate di cinema e lettura.

Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, insieme ad altre associazioni, si dedica tutto l'anno alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico della città. Durante l'evento, il presidente Paolo Marini ha presentato alcune delle scoperte fatte nel corso degli anni, tra cui statue e reperti che risalgono all'epoca paleolitica, etrusca e romana.

Il territorio di Santa Marinella è stato abitato ininterrottamente dalla preistoria fino ai giorni nostri, grazie alla sua posizione costiera. Le sovrapposizioni di diverse epoche hanno lasciato tracce che raccontano la storia della città e la collegano alle generazioni che l'hanno preceduta. Grazie all'impegno delle associazioni locali e dell'amministrazione comunale, il patrimonio storico e archeologico di Santa Marinella sta venendo valorizzato e reso accessibile a tutti.

1. Scoperte archeologiche a Cerveteri

Il Museo Civico di Cerveteri custodisce importanti scoperte archeologiche fatte dagli studenti della scuola di archeologia dell'Università di Roma. Tra queste scoperte ci sono i templi etruschi di Castri, che risalgono a diversi decenni fa e che sono esposti in gran parte nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il museo ospita anche altri reperti dell'antica città di Birgi che presto verranno trasferiti nel nuovo Museo Nazionale.

2. Il santuario di Cerveteri

Il santuario di Cerveteri è un'area di scavo dove sono conservati grandi edifici monumentali. Tra questi edifici ci sono il tempio B e il tempio A, con la zona del tempio C e l'area sacra dove sono state trovate le famose lamine d'oro. Il tempio B è un tempio della fine del sesto o quinto secolo a.C. mentre il tempio A è un tempio monumentale più recente. Entrambi i templi sono stati realizzati con materiali locali, come il tufo e l'argilla.

3. La dedica al santuario di Cerveteri

Il santuario di Cerveteri era un luogo sacro molto importante per gli etruschi. Qui venivano venerati sia gli dei etruschi che quelli di altre culture, come la dea del mare Astarte, venerata dai cartaginesi. Nella zona del tempio B sono state trovate le famose lamine d'oro, che contengono la dedica di un magistrato supremo etrusco alla dea Astarte. La dedica è una testimonianza preziosa del mondo antico e della lingua etrusca.

4. Le case etrusche di Pyrgi

L'area di Birgi ospita le tracce delle antiche case etrusche di Pyrgi, che ci danno un'idea di come fosse organizzata l'urbanistica dell'epoca. Le case erano fatte con materiali locali come il tufo e l'argilla e avevano pozzi e altre strutture. Il canale delimitato dalle due massicciate portuali davanti al castello di Cerveteri è un canale aperto al libeccio che conduceva all'interno di un porto interno del mondo etrusco. È importante preservare queste tracce archeologiche per non perdere la memoria del nostro passato.