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DEA CUPRA/GODDESS CUPRA ? 9) Cupra Marittima e i suoi altari fumanti (with English subtitles!)

  • Cupra Marittima
  • Civita di Cupra Marittima
  • Umbria
  • Marche

L'episodio di "DEA Cupra/Goddess Cupra" parla della divinità antica della dea Cupra, venerata in diverse località dell'Umbria e delle Marche. Cupra Marittima conserva ancora il nome della dea e gli altari dedicati ai suoi riti sacri. Non si sa con certezza dove si trovasse il tempio della dea Cupra, ma sono state fatte diverse ipotesi. Non esistono molte testimonianze dirette della dea Cupra, ma si ritiene che una statua della divinità sia stata trovata presso il tempio della Civita di Cupra Marittima. La città fu colonizzata dai Pelasgi e sono stati trovati resti di una città romana. Ci sono riti ancora oggi legati al culto della dea Cupra a Cupra Marittima. Si discute dell'importanza di sviluppare un progetto turistico che coinvolga tutti i centri legati alla dea Cupra.

La dea Cupra e i suoi santuari in Umbria e Marche

In questo episodio di "DEA Cupra/Goddess Cupra", Marco Cianchi ci porta alla scoperta dei luoghi della dea Cupra. Si tratta di una divinità antica che veniva venerata in diverse località dell'Umbria e delle Marche. In particolare, si ritiene che la dea Cupra fosse originaria del Piceno, ma che il suo culto si sia diffuso anche in altre regioni.

Il nome della dea Cupra sembra derivare dal rame, un metallo che era molto presente in passato in questo territorio. Tuttavia, il colore rosso della dea richiama anche l'amore, la fecondità e il desiderio. Si pensa che la dea Cupra fosse stata importata dai Pelasgi, un antico popolo che aveva colonizzato queste zone.

Cupra Marittima e i suoi altari fumanti

Cupra Marittima è una delle località marchigiane che conserva ancora il nome della dea Cupra. Qui, infatti, si trovavano gli altari dedicati alla divinità, dove si svolgevano i riti sacri. Il nome della città deriva dal rame, un metallo che era molto presente in passato in questo territorio. Si ritiene che la dea Cupra fosse venerata soprattutto per la sua capacità di favorire la fertilità e la prosperità.

Il tempio della dea Cupra a Cupra Marittima

Non si sa con certezza dove si trovasse il tempio della dea Cupra a Cupra Marittima. Tuttavia, ci sono diverse ipotesi. Una di queste è che il tempio fosse situato vicino alla Pieve di San Basso, dove si trova una fonte chiamata Acquasanta. Un'altra ipotesi è che il tempio fosse situato sul colle di Sant'Andrea, dove sono stati trovati reperti archeologici che fanno pensare a rituali legati al culto delle acque.

La statua della dea Cupra

Non esistono molte testimonianze dirette della dea Cupra. Tuttavia, si ritiene che una statua della divinità fosse stata trovata presso il tempio della Civita di Cupra Marittima. Si tratta di una statua di una donna nuda, che potrebbe essere una riproduzione della dea Cupra. Inoltre, sono stati trovati numerosi oggetti votivi, come gli anni lonia nodi, che erano tipici delle popolazioni dell'antica Cupra Marittima e zone limitrofe.

Cupra Marittima: la città antica e il culto della dea Cupra

Il primo paragrafo introduce il tema della città di Cupra Marittima e della sua acropoli, situata sul colle di Amnesia. Marco, il protagonista dell'intervista, spiega che la città fu colonizzata dai Pelasgi e che sono stati trovati resti di una città romana. In cima al colle si trovano due torri che si pensa facessero parte dell'acropoli.

Il secondo paragrafo si concentra sul culto della dea Cupra e sulle ipotesi riguardo alla sua origine. Marco spiega che sono stati trovati reperti archeologici importanti a Cupra Marittima, come il pendaglio bilingue a carattere geroglifici dei micenei e la stele cibo piceno in arenaria. Marco non si sbilancia sulle ipotesi riguardo alla migrazione dei Benassi o l'export del culto dagli Appennini verso il mare.

Il terzo paragrafo parla delle tracce del culto della dea Cupra nelle tradizioni cuprensi. Marco spiega che ci sono istituzioni di donne sposate o mobili al servizio delle chiese locali che ricordano le sacerdotesse cutrali. Inoltre, ci sono riti appunto legati al culto della dea Cupra che sopravvivono ancora oggi a Cupra Marittima, come il passo all'acqua e il pasta all'acqua.

Il quarto paragrafo si concentra sulla possibilità di far parte di un circuito turistico che tocchi tutte le località collegate in qualche maniera alla dea Cupra. Marco e l'intervistatore discutono dell'importanza di sviluppare un progetto che coinvolga tutti i centri e che permetta di estendere il periodo turistico. Marco sottolinea che la passione personale per la dea Cupra può aiutare a sviluppare un interesse e una curiosità verso la storia della città.