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Mascali e l'eruzione dell'Etna del 1928. Servizio di Nino Amante.

  • Mascali
  • Etna

L'eruzione dell'Etna del 1928 ha distrutto il paese di Mascali, cancellandolo dalla carta geografica e costringendo migliaia di persone a fuggire dalle loro case. La lava ha coperto noccioleti, vigneti e terreni limitrofi, causando danni ingenti all'economia locale. La particolarità dell'eruzione risiede nella singolarità delle elezioni che si sono verificate, in grado di distruggere anche le zone più basse del vulcano. La ricostruzione di Mascali fu portata a termine in tempi abbastanza brevi dal governo fascista, ma l'economia della zona faticò a lungo a riprendersi. Gli sfollati furono più di 4000, molti di loro persero la casa e rimasero senza tetto. La memoria di quei giorni terribili è ancora viva nella mente degli abitanti di Mascali.

La storia di Mascali e l'eruzione dell'Etna del 1928 è stata raccontata da Nino Amante in un servizio che ci ha fatto conoscere gli eventi drammatici che hanno colpito la città siciliana. L'eruzione ha distrutto il paese di Mascali, cancellandolo dalla carta geografica e costringendo migliaia di persone a fuggire dalle loro case. La lava ha coperto noccioleti, vigneti e terreni limitrofi, causando danni ingenti all'economia locale.

La potenza distruttiva dell'Etna

La particolarità dell'eruzione del 1928 risiede nella singolarità delle elezioni che si sono verificate, in grado di distruggere anche le zone più basse del vulcano. La quantità di magma emessa è stata enorme, con una media di oltre 100 metri cubi di lava al secondo. L'eruzione ha sorpreso gli abitanti di Mascali, che erano intenti a festeggiare il patrono del paese e a preparare le tradizionali fiere del bestiame.

La distruzione di Mascali

La lava si è incanalata nell'alveo del torrente Pietra Fucile, distruggendo tutto ciò che si trovava sulla sua strada. La quantità di magma emessa è stata modesta rispetto a quella del 1669, ma il flusso lavico è riuscito a distruggere il paese di Mascali, arrivando fino a quota 25. Gli abitanti sono stati costretti a fuggire, caricando le loro cose sui carretti e cercando rifugio presso parenti e amici.

La ricostruzione e la memoria di quei giorni

La ricostruzione di Mascali fu portata a termine in tempi abbastanza brevi dal governo fascista, ma l'economia della zona faticò a lungo a riprendersi. Oggi la città celebra la memoria di quei giorni terribili con mostre, convegni e spettacoli di cantastorie. La nuova Mascali, edificata in perfetto stile Vittorio era, è diventata un comune di 12 mila abitanti.

La tristezza degli sfollati

Gli sfollati furono più di 4000, ospitati presso scuole ed edifici pubblici di paesi vicini. Molti di loro persero la casa e rimasero senza tetto. La tristezza e la paura si leggono nei loro volti, come racconta il cantastorie Luigi Di Pino nel suo spettacolo. La memoria di quei giorni terribili è ancora viva nella mente degli abitanti di Mascali, che non dimenticheranno mai l'eruzione dell'Etna del 1928.