UltimissimoMinuto
I vantaggi di UltimissimoMinuto
English Deutsch
Espanol Français
Russian Nederlands
Dove dormire Eventi Last Minute + Inserisci alloggio
Contatto diretto con le strutture e nessuna commissione

La Miniera di Serbariu a Carbonia

  • Miniera di Serbariu
  • Carbonia

La Miniera di Serbariu a Carbonia rappresenta un viaggio nel passato, dove si scopre la dura realtà dei minatori che vi lavoravano. La propaganda e la struttura gerarchica della miniera erano utilizzate per produrre consenso, ma le condizioni di lavoro erano molto difficili e pericolose. La propaganda cercava di presentare la miniera come una città pulita e ordinata, ma la realtà era molto diversa. Inoltre, il cantiere era utilizzato come luogo di confino e punizione per comunisti, anarchici, omosessuali e prigionieri di guerra. Le condizioni di lavoro erano difficili, con scarsa luce e polvere di carbone che rendeva difficile la respirazione. Le persone si rifugiavano sotto terra per diverse ragioni, ma la vita sotterranea era molto difficile.

La Miniera di Serbariu a Carbonia: un viaggio nel passato

La Miniera di Serbariu a Carbonia è stata una delle più importanti fonti di lavoro per la popolazione locale. Oggi, visitarla significa fare un viaggio nel passato e scoprire la dura realtà dei minatori che vi lavoravano. Il percorso per arrivare al cantiere era lungo e faticoso, ma rappresentava l'unica possibilità di lavoro per molte persone.

La propaganda e la struttura gerarchica della miniera

La propaganda è stata un aspetto peculiare di tutti i regimi totalitari, e anche nella miniera di Serbariu veniva utilizzata per produrre consenso. Inoltre, la struttura gerarchica della miniera era molto simile a quella delle città medievali, con la grande piazza centrale e i simboli del potere che vi si affacciavano. La casa e il lavoro erano i due benefit più importanti per i minatori, ma la tipologia edilizia variava a seconda del ruolo lavorativo.

Le condizioni di lavoro nella miniera

Le condizioni di lavoro nella miniera di Serbariu erano molto difficili e pericolose. I minatori iniziavano a lavorare molto giovani, anche a 14 anni, e spesso venivano mandati a lavorare senza la presenza di un adulto della famiglia. Inoltre, non c'erano fonti vicine e le mascherine non venivano utilizzate, il che rendeva l'aria irrespirabile. Il lavoro era faticoso e i minatori venivano pagati a cottimo.

La propaganda e la pubblicità della miniera

La propaganda nella miniera di Serbariu funzionava come la pubblicità: si cercava di presentare la miniera come una città pulita e ordinata, con minatori belli e sorridenti. I filmati dell'istituto luce e le fotografie dell'epoca erano utilizzati per creare questo effetto. Tuttavia, la realtà era molto diversa e le condizioni di lavoro erano molto difficili e pericolose. Oggi, visitare la miniera di Serbariu significa fare un viaggio nel passato e scoprire la dura realtà dei minatori che vi lavoravano.

Esplorazione di un cantiere minerario

In questo video si può osservare l'esplorazione di un cantiere minerario, dove si estraeva il carbone. Il narratore spiega che la squadra di lavoro doveva fare un minimo di squadra e raccontarsi le storie per mantenere alta la morale. Si può notare che il cantiere in questione è uno dei più vecchi e si estende fino ad internet.

Il confino e la punizione

Il narratore spiega che in passato questi cantieri erano utilizzati come luogo di confino e punizione. Venivano mandati qui i comunisti, gli anarchici e gli omosessuali pericolosi. Anche i prigionieri di guerra venivano mandati qui. Si può notare che molte persone in confino erano pedofili.

Condizioni di lavoro

Il narratore spiega che le condizioni di lavoro erano davvero difficili. La luce era scarsa e la polvere di carbone rendeva difficile la respirazione. La squadra di lavoro doveva lavorare con i martelli pneumatici per abbattere i pilastri. Si poteva lavorare solo con i paioli di ferro perché non c'era nessun sistema di trasporto. Il lavoro era molto pericoloso perché c'era sempre il rischio di frane.

Rifugi sotterranei

Il narratore spiega che molte comunità cattoliche o locali si rifugiavano sotto terra. Si stima che ci fossero circa 456 mila persone sotto terra. Si portavano il bestiame per il fieno e per il latte. Si giocavano a carte e si bevevano grandi quantità di vino. La luce era scarsa e si accendeva solo quando serviva. La vita sotterranea era molto difficile ma le persone cercavano di farla il più sopportabile possibile.