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La casa del maestro.
Cultura Enogastronomia Folklore e tradizioni
Strozza. - Il paese è situato nel versante orientale della Valle Imagna ed è un caratteristico borgo in pietra, immerso tra i boschi. Qui vive un piccolo museo che racconta il metodo di conservazione del cibo, quando la vita era priva di corrente e macchinari, sfruttando la temperatura della neve. Dal pavimento della piazzetta si apre una botola dove vi era spalata la neve, raccolta tra i costoni delle montagne. (segue sotto al video)
La neve cadeva nella camera nevera finché questa non ne era colma. La botola era quindi chiusa per isolarla, così come le due porte interne che isolavano la camera e il corridoio dalla cucina. La neve, che era stata anche compattata, naturalmente si scioglieva un po', l'acqua defluiva nel canale di scolo sottostante e in gran parte ghiacciava. A questo punto sulle mensole circostanti si riponevano le derrate alimentari che potevano essere conservate ad una temperatura costante di circa 5°c. Nel Museo si conoscono gli strumenti costruiti per altre utilità, come la macchina del gelato di Ol Giat. Egli, che a Strozza aveva bottega, versava nell'intercapedine del doppio contenitore in legno, la neve e il sale e, nel cestino interno, la crema. Girando la manovella l'energia centrifuga azionava l'effetto compattante del sale sui cristalli che ghiacciavano il contenitore interno mantecando la crema in gelato. I bambini in visita avranno il compito di capire se il fantasma della ghiacciaia è nella camera del camino, dove è rimasto chiuso a lungo, osservando se il suo cappello è appeso all'entrata!
Pubblicato il 9-06-2023
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