L'antica terra Medicea

Scarperia e San Piero - A ridosso della catena montuosa Appenninica, si estende Scarperia e San Piero comune noto a tutti gli sportivi e non solo per il circuito dell'autodromo nazionale del Mugello. Nel 2004 Scarperia si è fuso con il comune di San Piero. Il centro storico di Scarperia è tra i più belli d'Italia, si raccoglie tutto intorno al palazzo dei Vicari.

Il Palazzo dei Vicari è un palazzo di origini trecentesca, il nucleo originario era composto da una sola torre. Dopo l'erezione della 'terra nuova' a sede vicariale sono state apportate delle modifiche, il Palazzo dei Vicari di Scarperia è stato sede del podestà e successivamente dei Vicari, diventando nel 1415 sede del Vicariato della Repubblica Fiorentina come avamposto militare. Realizzata su modello del Palazzo di Firenze, la fortezza si apre sulla piazza e ha la facciata adornata dagli stemmi dei Vicari che si sono succeduti al governo. Al piano superiore è possibile ammirare 'La Madonna col Bambino' della scuola dei Ghirlandai. L'ala nord del palazzo ospita il museo dei ferri taglienti, al suo interno sono custodite le fabbricazioni artigianali di coltelli, forbici e ferri. Al di fuori del Palazzo è possibile visitare la bottega del coltellinaio. Eventi di punta della città sono le rievocazioni storiche, un esempio è la rievocazione storica che si terrà l'8 settembre che tratta la fondazione di Scarperia, che inizia con un corteo storico fino ad arrivare alla piazza dove vengono disputati dei giochi del 1400 in particolare viene disputata in onore del Vicario il 'Palio del Vicotto'. La Pieve di San Pietro custodisce al suo interno la fonte battesimale capolavoro in ceramica di Giovanni della Robbia, che vede raffigurato le storie di San Giovanni Battista. Il museo ideato e realizzato da Leprino, personaggio di Sant'Agata che ha realizzato delle miniature di personaggi in movimento. Nella Pieve di Santa Maria è esposta la preziosissima Pala dell'Assunta. Degno di nota è il convento del Bosco ai Frati fondato dagli Ubaldini e donato ai monaci di San Basilio che vissero lì fino al 1012. Dopo secoli di abbandono fu ripreso dai Francescani nel 1206. Nel convento si può ammirare un prezioso altare ligneo dono della famiglia Medici, nella sala del capitolo si può ammirare il crocifisso ligneo attribuito a Donatello.

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