Cosa vedere a Marinella di Selinunte
Natura Cultura
Disegno della Chiesa
Selinunte, insieme a Castelvetrano, appartiene a un Parco
Archeologico che si estende ora per 40 ettari, nonostante alcuni resti
siano crollati a causa dell'attività sismica del territorio. Tutti i
resti sono disseminati in una zona semi-desertica in quanto tutta la
zona non venne mai più abitata, nemmeno in tempi recenti: i templi
ancora conservati e i resti di quelli crollati negli anni dominano la
zona stagliandosi verso il cielo, riportandoci totalmente ai tempi in
cui furono vissuti.
Il Parco si divide in 5 grandi zone: l'acropoli, la collina orientale, la collina Mannuzza, la collina Gaggera e la necropoli.
L'acropoli è situata sulla collina vicino al porto e si sviluppa
intorno a due vie principali larghe 9 metri, che erano a tutti gli
effetti le arterie principali della località; sulla collina principale
troviamo sei templi che, nel tempo, sono stati nominati dagli archeologi
con le lettere dell'alfabeto: i templi A, B, C, D, O, Y. Sulla collina
orientale troviamo invece il templi E, F e G, il secondo dedicato a
Dioniso ed il terzo ad Apollo. La collina Mannuzza invece è la sede
della città antica con una strada che traccia una forma trapezoidale,
molto probabilmente la forma dell'agorà, dove vennero ritrovati i resti
di un edificio pubblico costruito con il tufo. La collina Gaggera si
trova a ponente rispetto all'acropoli e accoglie i resti di un santuario
dedicato a una divinità femminile intorno a cui ci sono stati
ritrovamenti di figure votive di terracotta e vasi corinzi. La
necropoli, infine, è composta da tre diverse aree dove gli archeologi
hanno ritrovato numerosi resti utili per gli studi in merito ai rituali
del tempo come l'inumazione e la cremazione.
Pubblicato il 8-10-2022
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