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Italia : Zone da scoprire : Lombardia da Scoprire : Mantova

Cosa vedere a Mantova

Natura Cultura

Mantova al tramonto

La caratteristica principale della città che appare immediata alla vista è la sua posizione tra le acque: per difendere la città, infatti, nel corso del Dodicesimo secolo, sono state deviate le acque del fiume cittadino, il Mincio, per creare quattro laghi che circondassero la città, di fatto trasformata in un'isola. Attualmente rimangono tre di questi laghi (Superiore, di Mezzo e Inferiore), che attorniano Mantova su tre lati e, con la loro vegetazione e la loro fauna creano un ambiente naturale molto particolare. Curiosa la presenza, nel lago di Mezzo, dei fiori di loto. Da qualche anno è stato istituito il Parco Naturale del Mincio, il cui scopo è quello di salvaguardare e far conoscere le caratteristiche dell'area.

Ma Mantova presenta ai suoi visitatori anche un patrimonio artistico e architettonico tra i più ricchi d'Italia. Il suo centro storico vanta la presenza di numerosi monumenti e di palazzi imponenti che ne testimoniano la storia passata. Il massimo splendore della città si ebbe a partire dal Cinquecento quando Mantova venne governata dai Gonzaga. Fu in questo periodo che operarono in città grandi letterati e artisti, come il Mantegna, le cui opere sono ancora oggi ammirate dai turisti che arrivano in città.

Nella scoperta del centro storico sono sicuramente da non perdere alcuni di quelli che sono i maggiori simboli della storia mantovana: il Castello di San Giorgio, il Duomo cittadino, il Palazzo Ducale, il Palazzo di San Sebastiano e il Palazzo Te. Per completare la conoscenza dei principali monumenti del centro si possono visitare anche il Palazzo del Podestà e la casa del Mantegna e la casa del Rigoletto.

Il Castello di San Giorgio risale al Quattrocento e ospita la celebre stanza affrescata dal Mantegna "la Camera degli Sposi".

Il Palazzo Ducale rappresenta l'antica residenza dei Gonzaga ed è costituito da un insieme di edifici collegati da corridoi e gallerie. Il Palazzo e gli edifici ad esso collegati conservano opere di bellezza e valore inestimabile, come l'appartamento degli arazzi realizzato da Raffaello, la stanza del Soffitto del Labirinto e le Stanze di Pisanello.

Altro palazzo che vale la pena visitare è Palazzo Te, realizzato nel '500 dall'architetto Giulio Romano come dimora destinata agli svaghi Federico II Gonzaga, oggi sede di un importante museo.

Ci sono poi le piazze cittadine: Piazza Sordello e Piazza Broletto; i ponti, le torri dei palazzi storici, numerose chiese e tanti altri gioielli architettonici che impreziosiscono la città lombarda.


Da non perdere:

  • Palazzo Te - Pare che il nome derivi dal termine tilietum (località di tigli), o anche dal latino atteggia (capanna) oppure dal gallico termine teza (tettoia). Fu costruito tra il 1524 e il 1534 per volere di Federico II Gonzaga, si tratta della più celebre opera dell'architetto italiano Giulio Romano.
  • Casa Di Giulio Romano - La casa di Giulio Romano è un edificio monumentale di Mantova. Il palazzo fu progettato dall'architetto Giulio Romano da usare come residenza ed è uno dei casi in cui un artista progetta un'opera per se stesso.
  • Palazzo Cantoni Marca - Si tratta di un palazzo nobile del 500.Oggetto di un recente restaurato all'esterno e di lavori interni. E' simile, visto da fuori, a molti altri palazzi della stessa epoca, i cui spazi vuoti tra i merli sono poi stati murati e dipinti.
  • Casa del Mantegna - Ha rappresentato, per tanti giovani e non solo, un contatto particolarmente imprtante con l’arte, la cultura contemporanea, la comunicazione ed è da sempre, assieme alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Te, il punto di riferimento per l’arte e per il dibattito culturale di Mantova.
  • Palazzo Di Giustizia - Un tempo Palazzo Colloredo, conosciuto come palazzo Guerrieri Gonzaga, nel XIX secolo fu acquistato dal Comune e fu destinato ad ospitare gli Uffici Giudiziari del tribunale, da allora è conosciuto come il Palazzo della Giustizia.
  • Palazzo D'arco - Venne edificato dal 1784 e in pochi anni dall'architetto neoclassico Antonio Colonna su commissione di un ramo della casata trentina dei conti d'Arco dai quali prende il nome. Come ricorda la lapida nell'atrio, il Museo è stato realizzato solo da pochi anni.
  • Palazzo Arrivabene - Il palazzo riversa in pessimo stato di conservazione. Della nota "Casa Torre" progettata da Luca Fancelli a dine XV secolo rimane ben poco: all'esterno possiamo vedere la colonna d'angolo con le iscrizioni sulla costruzione e lo stemma della famiglia da cui prende nome il palazzo.
  • Piazza Martiri Di Belfiore
  • Palazzo Canossa - Presenta una facciata a bugnato, arricchita con finestre con formelle in stucco e decorazioni di cornici che ripropongono le soluzioni di Giulio Romano. L’edificio sorge su una delle piazze più caratteristiche della città dove troviamo anche la Chiesa votiva del Terremoto e l'edicola Liberty.
  • Piazza Virgiliana - All'inizio era un porto parzialmente interrato, poi, gli avvallamenti furono riempiti, le costruzioni demolite, per consentire l'impianto di alberi, piante e arbusti, fu creata così la piazza dove fu collocato il monumento, in marmo di Carrara, a Virgilio.
  • Palazzo Valenti - L'edificio fu completato alla fine del secolo XVII, ed è tra gli esempi più importanti di architettura e decorazioni del periodo barocco nella città. L'imponente facciata, attribuita a Nicolò Sebregondi fu costruita all'inizio del 1600.
  • Casa Andreasi - Si trova nella contrada del Cervo, davanti alla chiesa di Sant'Egidio vicino all'imponente Palazzo Valenti Gonzaga. E' un raro esempio di abitazione del quattrocento mantovano rimasta pressochè intatta sino ai nostri giorni.
  • Rotonda Di San Lorenzo - E' una chiesa di Mantova, che fu realizzata nel XI secolo, secondo la tradizione, per volere di Matilde di Canossa. La chiesa è articolata su una pianta centrale di forma circolare, ed è caratterizzata da un matroneo che conserva lacerti di affreschi dei secoli XI e XII.
  • Piazza Erbe - Si tratta di una delle principali della città, essa iniziò a configurarsi quando la città comunale, cominciò ad allargarsi oltre il voltone di San Pietro, nei luoghi allora edificati dell'attuale Piazza Sordello.
  • Palazzo Della Ragione - Conosciuto anche come Arengo, Palazzo Pretorio, Palazzo della comunità, mutava a seconda dell'epoca, da casa consigliare, a tribunale, ad arengo, a centro notarile. in esso si trova anche una pietra sulla quale i debitori insolventi si sedevano nudi e venivano insultati da tutto il popolo, il "il Vituperio".
  • Palazzo Soardi - Tra la fine Quattrocento o agli inizi del Cinquecento la famiglia Soardi acquistò Il palazzo davanti alla chiesa di San Vincenzo e lo trasformarono nel corso del XVI e del XVII secolo, nell'edificio che possiamo ammirare oggi. Il palazzo è ora sede dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Mantova.
  • Sinagoga Norsa Torrazzo - Nella sinagoga ha sede la comunità ebraica della città e l'Associazione Culturale Mantova Ebraica. L'ultimo piano della struttura è occupato dal vastissimo Archivio storico, che ospita documenti dal XVI secolo ai giorni nostri, oltre a libri, manoscritti e spartiti musicali
  • Palazzo Del Podesta - Conosciuto anche come Palazzo del Broletto, venne edificato nel 1227, su commissione del bresciano Martinengo podestà di Mantova. In unione con la torre civica rappresentò il centro amministrativo del comune di Mantova.
  • Piazza Sordello - Fu dedicata al poeta, da cui prende il nome, esaltato da Dante nel VI canto del Purgatorio, è la più grande e di forma regolare, e anche per la sua funzione politico-religiosa, di una austera e solenne fisionomia.
  • Palazzo Sordi - Il grande palazzo fu terminato nel 1680 dopo aver inglobato altre costruzioni. L'edificio viene tuttora abitato dalla famiglia Sordi e, come ricorda una lapide, fu commissionato dal marchese Benedetto Sordi all’architetto fiammingo Frans Geffels.
  • Palazzo Ducale - Fu la residenza dei Gonzaga, duchi di Mantova. Furono costruiti in ere diverse ambienti distinti e separati tra loro, inizialmente per volere della famiglia Bonacolsi successivamente su impulso dei Gonzaga.
  • Palazzo Dell'Accademia - L’Accademia raccoglie varie stampe, libri antichi e moderni, incisioni e disegni, un archivio musicale risalente al 700, e una vasta di strumenti chirurgici, oltre alla notevole biblioteca e ad un ampio archivio storico
  • Galleria Storica Dei Vigili Del Fuoco - Per il cinquantesimo anniversario della sua istituzione, veniva inaugurato il primo museo storico italiano dei Vigili del Fuoco, esso fu allestito in alcuni edifici di Palazzo Ducale, esso raccoglie mezzi e testimonianze dal XVIII al XX secolo.


Pubblicato il 17-03-2022

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