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Italia : Città : Hinterland Padovano : Padova

Cosa vedere a Padova

Natura Cultura

Cattedrale di Sant'Antonio

Il primo impatto con questa città può essere un attimo deludente, in quanto le architetture della cittadina sono decisamente di stampo provinciale, ma il vero tesoro si racchiude all'interno di cappelle e palazzi. Infatti, se da un lato l'aspetto esteriore delle chiese e dei palazzi di Padova risente dell'influsso "macchiato" delle varie pure correnti artistiche succedutesi nel tempo, la pittura e la scultura che possiamo trovare in città non ha nulla da invidiare ad altre più rinomate. Un esempio mirabile sono gli affreschi della Cappella degli Scrovegni realizzati da Giotto, per molti il miglior lavoro che questi abbia mai realizzato. Il Mantegna, invece, è l'autore degli affreschi presenti nella chiesa degli Eremitani, più precisamente nella Cappella Ovetari. Da non perdere anche la statua equestre di Gattamelata in Piazza del Santo, realizzato da un eccellente Donatello e che rappresenta solo una delle opere che l'artista ha realizzato per al città. Da ricordare che in città sono presenti anche altre opere di famosi artisti, come Paolo Veronese, Tiepolo, Antonio Canova, Paolo Uccello, Tiziano e Filippo Lippi. Padova è quindi la città giusta per amanti della pittura e della scultura che prediligono la fase artistica rinascimentale.

Fra i monumenti meritano una visita il Battistero, abilmente decorato da Giusto de Menabuoi; la Basilica dedicata a Sant' Antonio Abate, portoghese di nascita, ma padovano d'adozione che per tutti in città è familiarmente "il Santo" . Bellissimo il castello.

Essendo una città universitaria, non è difficile trovare una bella movida fra locali e localini che tirano tardi e che sono pieni zeppi di giovani.

Per la sua posizione strategica, Padova si presta ad esser il punto migliore per concedersi numerose escursioni fuori città, dalla romantica e malinconica Venezia a Verona, oppure rimanere nelle immediate propaggini e scoprire così il gusto casereccio della vita quotidiana locale, fra profumi e sapori di un tempo, assaporando vini e pietanze tipiche.


Da non perdere:

  • Porta San Giovanni - Costituiva una delle porte d'accesso delle mura cinquecentesche di Padova. Fu realizzata ad opera dell'architetto Giovanni Maria Falconetto e fu completata nel 1528. La porta perse il fregio che rappresentava il Leone di San Marco durante le guerre napoleoniche, era il simbolo della Repubblica di Venezia.
  • Oratorio Di Santa Michele - Si trova a ridosso del Castelvecchio e fu il teatro di pesanti scontri nel corso della riconquista di Padova ai Visconti, guidata da Francesco II Novello da Carrara. Quello che vediamo oggi è quanto rimane dell'antica chiesa dedicata a San Michele e ai Santi Arcangeli.
  • Porta Di Santa Croce - E' una delle principali porte d'accesso delle mura cinquecentesche della città. L'attuale prese il posto di quella realizzata dai Carraresi, essa fu iniziata subito dopo l'assedio di Padova, nell'ambito della guerra di Venezia contro la Lega di Cambrai.
  • Battistero e Duomo - Il Duomo si trova dove prima sorgevano precedenti edifici sacri, di cui, una cattedrale paleocristiana, sorgeva probabilmente sull'attuale sagrato. Collegato al Duomo è il Battistero romanico intitolato a San Giovanni Battista, che risale alla fine del XII secolo.
  • Palazzo Papafava - Fu realizzato tra il 1760 ed il 1763, esso fu per più di due secoli il punto di riferimento per personaggi politici ed illustri uomini di cultura. Attualmente l'appartamento Neoclassico è aperto per ricevimenti, esposizioni e conferenze.
  • Loggia Amulea - Si trova nel Prato della Valle e prende il nome dal Cardinale Antonio da Mula o Amuleo, il quale in precedenza possedeva un palazzo, in questa zona, adibito a collegio per giovani della nobiltà veneta. L’edificio andò distrutto in un incendio nel 1822.
  • Palazzo Della Ragione - Conosciuto anche come Salone, per sineddoche, un tempo era la sede dei tribunali cittadini. Fu costruito a partire dal 1218 e sopraelevato poi nel secolo successivo da Giovanni degli Eremitani che gli donè la tipica copertura a forma di carena di nave rovesciata.
  • Casa Olzignani - Palazzo Olzignani è situato in via Umberto I, ossia dove viene ricordato quale ideale prolungamento del Listòn (verso Prato della Valle). Fu realizzato ad opera di Pietro Lombardo nel 1466, è stato oggetto ad intensa ristrutturazione nel periodo che va dal 1900 al 1922.
  • Palazzo feudale Emo Capodilista - Il palazzo si presenta decorato da merlatura e alta torre medioevale, ed è oggi una delle poche costruzioni duecentesche rimaste in città. Splendidi sono la facciata romanica con una trifore balconata e lo scalone interno. All'entrata del Palazzo è conservata la lapide funeraria di Tito Livio.
  • Palazzo del Bo - E' la sede dell'Università di Padova dal 1493. Essa fu fondata dai docenti e dagli studenti che provenivano da Bologna e poi, in seguito, pubblicamente riconosciuta a partire dal 1222. Con il passare del tempo si presentò il problema di riunire sotto un'unica sede le diverse scuole aperte nella città.
  • Tomba Di Antenore - Si tratta di un'edicola risalente al medioevo, che, secondo la leggenda, dovrebbe ospitare le spoglie del mitico fondatore di Padova. Il monumento si trova ora nell'omonima piazza, davanti all'edificio della Prefettura.
  • Orto Botanico - In origine era il "giardino dei semplici" e naque su richiesta di Francesco Bonafede, ò quale, fu incaricato nel 1543 di insegnare la "materia medica" all'Università di Padova, per migliorare l'apprendimento ed il riconoscimento delle piante da parte dei suoi studenti.
  • Loggia E Odeo Cornaro - Fu edificata in pietra di Nanto, al tempo la Loggia rappresentò una novità nel panorama veneto rinascimentale per la sua destinazione d'uso. Fu commissionata da Alvise Cornaro, essa è anche una delle principali testimonianze del rinascimento padovano.
  • Planetario G. Colombo - I primi progetti concreti risalgono al 1973, essi ipotizzavano la realizzazione di un Osservatorio astronomico sui Colli Euganei e anche di un annesso planetario, il tutto ad opera di Roberto Sannevigo e Giancarlo Favero.
  • Porta Savonarola - Realizzata ad opera delll'architetto Giovanni Maria Falconetto fu terminata nell'anno 1530. Anch'essa, come Porta san Giovanni, ospitava in cima un Leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia.
  • Loggia Carrarese - E' un palazzo sito a padova. Costituisce ora l'ultima parte sopravvissuta interamente della Reggia Carrarese. Nel corso dei secoli, il complesso della Reggia è stato soggetto ad un pesante degrado con demolizioni e rimaneggiamenti, l'unica struttura a mantenere le sa forma è il fronte della loggia.
  • Palazzo De Liviano - E' una struttura dallo stile neoclassico, fu realizzata da Gio Ponti e affrescata da Massimo Campigli tra il 1937 e il 1940. La scultura che raffigura Tito Livio, presente dentro all'edificio, è opera di Arturo Martini.
  • Porta Ponte Molino - Porta e ponte Molino sono tra i resti meglio conservati della prima cinta muraria, la quale un tempo contava ben 19 tra porte e passaggi; il nome deriva dai numerosi mulini ad acqua, un tempo galleggianti sul fiume, diminuiti verso il XVIII secolo, per esser poi soppressi a fine XIX secolo.
  • Piazza Dei Signori - E' sita in Padova, vicino a Piazza delle Erbe e Piazza delle Frutta. Era la piazza su cui si affacciava un tempo la reggia Carrarese, la cui porta principale fu sostituita nel Quattrocento dalla Torre dell'orologio.
  • Oratorio Di San Rocco - Sull'area destinata alle sepolture, vicino alla Chiesa di S. Lucia è sito l'Oratorio di San Rocco. Fu durante i lavori di restauro degli anni 30 che venne rifatto l'intonaco della facciata, mentre all'interno fu necessario procedere tra l'altro al rifacimento in cemento del soffitto delle volte.
  • Palazzo Di Ezzelino - Il palazzo è sormontata da uno stemma in pietra di Nanto del XV secolo, nel 1760 subì un incendio, dal 1794 al 1873 i locali sovrastanti al volto furono ridotti a sala teatrale. L'immagine architettonica sembra risalire al XIII secolo, per le analogie con gli edifici comunali di quel periodo.
  • Porta Altinate - Nella seconda metà del XIII secolo la porta fu espugnata e distrutta dai crociati, fu poi ricostruita nel 1286. Al tempo era la principale porta orientale delle mura di Padova. Il suo nome viene dal fatto che si apriva sulla via che attraversava il Veneto romano e porta ad Altino.
  • Palazzo Melandri
  • Cappella Degli Scrovegni - Fu intitolata a Santa Maria della Carità, e fu realizzata e fatta affrescare dal 1303 in due anni. Si trova nel centro storico di Padova, ospita al suo interno un famoso ciclo di affreschi di Giotto del XIV secolo, considerato oggi uno dei capolavori dell'arte occidentale.


Pubblicato il 10-02-2022

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