Cosa vedere a Taormina

Teatro Antico

Uno dei monumenti più famosi di Taormina è il Teatro Antico, il secondo più grande della Sicilia, che vanta un diametro di ben 110 metri e che risale al III secolo a.C. Come tutti i teatri di origine greca ha una cavea, in origine di nove gradinate, dell’orchestra e della scena. Qui nel periodo estivo si tengono rassegne musicali, spettacoli teatrali e rappresentazioni di opere liriche.

Nella cittadina c’è un secondo teatro, l’Odeon, di epoca romana venuto alla luce in seguito ad una campagna di scavi nell’800. Nelle vicinanze si possono vedere i ruderi di un tempio, l’Antiquarium, un museo archeologico che ospita reperti ritrovati nei dintorni che comprendono antiche statue greche, e le Naumachie, un monumento in mattoni rossi del I secolo a.C. lungo ben 100 metri e con numerose nicchie che un tempo ospitavano statue di dei ed eroi mitologici.

Girando per la città dall’urbanistica medioevale si possono ammirare molti edifici come il Palazzo Corvaja, risalente al X secolo, un tempo all’esterno delle mura e che somiglia ad un castello con le merlature che adornano la facciata arricchita da trifore. Il Palazzo ha subito nel corso degli anni varie ristrutturazioni e la sua parte centrale e la Torre Cubica risalgono alla dominazione araba del XIII secolo e che sono un mix di stile arabeggiante e di gotico-catalano. Altro edificio degno di nota è il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, una struttura massiccia che racchiude stili differenti: arabo, normanno e gotico, posta nelle vicinanze della Porta Catania. Nella parte meridionale di Taormina si trova la Badia Vecchia, nota anche col nome di Badiazza, un torrione a base quadrata decorato con fregi bicolori di epoca normanna. In centro si può invece ammirare Palazzo Ciampoli, un edificio dell’inizio del ‘400 con la facciata adornata da archi e gruppi scultorei.

Cuore della città è Piazza IX Aprile sulla quale si affacciano la Chiesa di San Giuseppe e quella di Sant’Agostino, la Torre dell'Orologio, nota anche come Porta Messina, e dalla quale si gode di una splendida vista sull’Etna e lo stretto di Messina. Altra piazza importante è quella del Duomo con la fontana barocca adornata da un centauro che è diventata il simbolo di Taormina. Il duomo del XII secolo è dedicato a San Nicolò e la sua facciata presenta merlature che ricordano un castello, il classico rosone, bifore ed un portale adornato da medaglioni. All’interno si possono ammirare numerose tele del 1400 e del 1500.

Taormina è nota anche per le bellezze naturali come la Baia di Mazzarò con le sue grotte marine, la Baia delle Sirene e l’isola Bella, circondata da faraglioni, che con la bassa marea diventa una penisola.

Da non perdere:

• Giardini Della Villa Communale
• Fontana Taormina - E' situata al centro di piazza Duono, è realizzata in pietra di Taormina a base circolare. La vasca più grande che si apre ad Oriente faceva un tempo da abbeveratoio. AI centro, si trova un centauro, qui però raffigurato nella versione femminile e dotato, di due braccia che reggono una sfera ed uno scettro.
• Piazza Nove Aprile - La piazza, che ricorda altri spazi aperti sopraelevati, è comunque un unico, suggestivo ed ineguagliabile belvedere. Essa si apre nel bel mezzo di Corso Umberto, spezzando la continuità dell'asse centrale di Taormina, esteso da Porta Catania a Porta Messina.
• Teatro Greco - Il teatro è oggi meta di molti turisti che vogliono ammirare la grandiosità di quest' opera immersi nell'icantevole suggestione del paesaggio che la circonda, fu realizzato dai greci ( III sec. a.C.), e in seguito riedificato e ampliato in epoca romana.
• Palazzo Corvaja - Gli arabi nell' XI secolo rafforzarono le difese della città realizzando, tra l’altro, una torre che è il nucleo principale dell’attuale Palazzo Corvaja. Una torre a forma di cubo in ricordo della sacra "Al Ka ‘bah", secondo Maometto, fu il primo tempio innalzato a Dio da Abramo alla Mecca.
• Monte Tauro
• Castello di S.Marco - Commissionato nella seconda metà del XVII secolo dal principe di Palagonia, è immerso in un parco di quattro ettari. In seguito ad un pesante restauro, da pochi anni la famiglia proprietaria ha aperto le porte ai visitatori.

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