"Ceramica, Arte e Territorio: un pomeriggio a Villa Faravelli" - Imperia - MACI Villa faravelli
Categoria: Cultura
Sabato 2 agosto, dalle 15:30, la Rete Museale di Imperia apre le porte a un evento speciale che celebra la ceramica come forma d’arte e racconto identitario, grazie a Un viaggio tra arte, terra e tradizione al MACI Museo d’Arte Contemporanea di Villa Faravelli, per un pomeriggio tutto dedicato all’anima più autentica del territorio.
Approfittando della presenza, all’interno del museo, delle straordinarie opere realizzate dall’artista valdostano Gabriele Maquignaz nelle storiche fornaci albisolesi, il MACI si trasforma in un incontro vivo di dialogo, scoperta e connessioni tra arte contemporanea e tradizione locale.
Alle 15.30 la speciale visita, “Coincidenze” a cura degli operatori museali della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, esplorerà la fortunata unione di due realtà straordinarie, donate alla città di Imperia: da un lato Villa Faravelli, un gioiello dell'architettura degli anni '40 immerso in un ampio parco e costruito su volontà dell'industriale Umberto Faravelli, dall'altro la collezione d’arte contemporanea dell’architetto genovese Lino Invernizzi, che include oltre settanta opere che raccontano il panorama artistico italiano e internazionale della seconda metà del Novecento. Sarà anche l’occasione per vedere la mostra temporanea Big Bang, che ben dialoga con la collezione permanete e le eleganti sale della villa.
La ceramica ha affascinato l’uomo fin dal Paleolitico, grazie alla sua duttilità e al potenziale creativo che unisce funzionalità e arte. Modellata a mano o al tornio, cotta e trasformata attraverso processi alchemici, possiede qualità uniche come resistenza e durezza, diventando tanto utensile quotidiano quanto raffinata espressione artistica.
Nel Novecento, artisti come Picasso e Fontana ne hanno ampliato i confini: il primo reinventando forme e soggetti, il secondo esplorando materia, luce e spazio. Da qui nascono gli attuali connubi virtuosi tra ceramica, design, architettura, capaci di creare opere che sfidano i confini tradizionali di questa tecnica.
Gabriele Maquignaz raccoglie e reinterpreta questa eredità nel ciclo ‘Big Bang’, realizzato presso la storica Manifattura G. Mazzotti 1903 di Albisola, culla della ceramica artistica italiana. Le sue opere uniscono visione, stile e profondità concettuale, contribuendo al dialogo contemporaneo su questa affascinante forma d’arte.
Parole del Dott. Guido Folco, curatore della mostra in corso, che hanno ispirato questo approfondimento coinvolgendo proprio chi di questa arte studia e si occupa con passione.
Alle ore 17.00, la Dott.ssa Paola Gargiulo, storica dell’arte, affronterà l’argomento con l’intervento “La ceramica diventa arte: Fontana, Jorn, Luzzati e il fermento creativo di Albisola”.
Nel 1954 Albisola è teatro dell’Incontro Internazionale della Ceramica, ideato da Enrico Baj e Asger Jorn, dagli anni '50 Emanuele Luzzati realizza monotipi, pannelli e complementi anche per l'arredamento navale, lavorando per lo più presso la fornace di Pozzo della Garitta. Numerosi altri artisti hanno lasciato opere in ceramica che sono tracce del loro passaggio nelle fornaci della cosiddetta “Baia della ceramica" nel corso del ’900: Oscar Saccorotti, Emilio Scanavino, Aurelio Caminati, Rocco Borella, Carlo Nangeroni - citando così, fra le righe, alcuni dei nomi in collezione Lino Invernizzi.
Ricordiamo anche il totem "La Valle ligure" prodotto dallo Studio Ernan di Albisola che campeggia nel giardino della villa, donato dalla Regione Liguria in occasione di Euroflora 2022.
In ultimo, è appunto Gabriele Maquignaz a proseguire il confronto con quest'arte plastica a cui Tullio Mazzotti con Filippo Tommaso Marinetti e con Lucio Fontana diedero un forte impulso alla lavorazione sperimentale.
Scrive l'artista che diverrà celebre per i Tagli "Soltanto nel 1936 iniziai nella fabbrica Mazzotti di Albisola una vera e propria attività in questo campo con una cinquantina di pezzi: alghe, farfalle, fiori, coccodrilli, aragoste, tutto in acquario pietrificato e lucente."
Alle 18:00 finita la conferenza, si conclude piacevolmente il “viaggio” nelle tradizioni locali con una informale degustazione di vini di Cascina Nirasca, della Valle Arroscia (IM), condotta dal Itlian Wine Ambassador, Jacopo Fanciulli. Vini tipici, dal carattere deciso anche perché molto legati al territorio dove coltivare non è per nulla semplice: vigne in montagna con poca meccanizzazione del lavoro e il fattore umano ancora decisivo. Ne sono l'espressione Pigato, Vermentino e Vermentino Superiore, Ormeasco di Pornassio. In degustazione per i partecipanti alla conferenza, ci sarà anche il Pigato Keaka dello stesso Jacopo Fanciulli, realizzato invece a partire dai vigneti siti a Ortovero (SV).
Info: Possibilità di visitare il museo prima della conferenza con regolare biglietto di ingresso. Per chi vuole partecipare alla visita accompagnata il costo prevede biglietto ridotto + 4€ di visita
Prenotazione obbligatoria a questo link: https://maci.imperiamusei.it//ceramica-arte-e-territorio
Per ulteriori informazioni:
Tel: 0183297927 (numero attivo in orario di apertura museale giovedì e venerdì 10-13, sabato 10-13/14-18 e domenica 14-18) museiimperia@solidarietaelavoro.it
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