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Archeologia industriale e vernacolo

da Venerdì a Domenica
Terni Marmore Belvedere Superiore Cascata delle Marmore Parco Campacci

Archeologia industriale e vernacolo - Terni - Marmore Belvedere Superiore Cascata delle Marmore Parco Campacci


Categoria: Cultura

Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni - XII^ edizione
a Marmore - Belvedere Superiore della Cascata – Sentiero 5

Il nostro motto è “Marmore incontra l’arte e regala la storia”

Per questo, il progetto 2025 è molto ampio, ambizioso, ricco di iniziative e racchiude eventi diversi, già consolidati e nuovi, che mirano alla valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio ricco di arte, storia, spiritualità, cultura, tradizioni, natura. Convinti, sempre di più, che siamo stati fortunati a nascere in una terra così incantevole, desideriamo che non resti solo “nostra” ma sia beneficio dell’umanità.
Tutto questo, si realizza attraverso uno scambio di “Bellezze” e quale migliore mezzo se non il teatro!
Ecco perché proponiamo questo evento, ormai noto ed atteso in tutto il territorio nazionale, “Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” dal 1° agosto 2025 al 10 agosto 2025 giunto alla XII^ edizione, nostro fiore all’occhiello, che porta con fierezza in tutto il territorio nazionale le nostre eccellenze culturali, storiche, enogastronomiche, ed accoglie quelle delle altre Regioni Italiane, attraverso il teatro, innovandone la struttura e ampliandone l’offerta.

Il progetto si pone due tipologie di obiettivi: Diretti con ricaduta immediata sul territorio di Marmore e della città di Terni; Indiretti con ricaduta di lungo respiro finalizzati alla realizzazione di un circuito di eventi che identificheranno il nostro paesaggio culturale e che offrono contemporaneamente emozioni e leggerezza.
Parlare di leggerezza oggi è però sempre più difficile, di fronte alla rovina di molte certezze e al dramma di dolori che questo periodo pandemico ha causato e che non possiamo ignorare Eppure, forse, dobbiamo confidare nella leggerezza comunque. Per cambiare in meglio, iniziamo a “giocare” e a “divertirci”.
Alleggeriamoci del fardello che la quotidianità ci impone ed entriamo in una dimensione di contatto profondo con l’acqua, Madre Terra, la natura, le tradizioni, i suoni e noi stessi favorendo l’accesso ai beni e alle produzioni culturali del maggior numero di persone, al fine di sviluppare il capitale intellettuale della comunità, nonché quale volano di crescita in grado di generare turismo, nuova occupazione e sostenendo, ove possibile, poli innovativi dove far germogliare le startup.

Idea innovativa 2025: digitalizzazione prodotto
E’ stata la consapevolezza che, oggi più che in passato, ci troviamo di fronte a realtà educative, culturali, teatrali, che tenacemente tendono a qualificare lo spettatore (giovane, anziano, con problemi di integrazione), a metterlo al centro dell’idea stessa di teatro, a perseguire instancabilmente la sua formazione come soggetto attivo, partecipe, consapevole, critico, e per la prima volta completo: il teatro è un centro di cultura e integrazione e non un contenitore vuoto, ma una casa abitata. Già in passato si è assistito all’instaurarsi di un legame diretto e profondo fra lo spettatore e il proprio teatro, e tenacemente perseguito la volontà di creare in esso una conoscenza (del contesto di riferimento, delle esigenze, dei gusti, delle aspettative) e una coscienza di tipo teatrale. Così, anche il “programma di sala” è diventato uno strumento formativo.
Incontri/presentazioni spettacoli prima e dopo la rappresentazione destinati al pubblico generico.
Per tutti gli spettacoli ci si ritrova un’ora nel pomeriggio e si informa sullo spettacolo, la scena, il contesto, le note di regia, e si coinvolge il pubblico facendolo diventare partecipe di alcune scene. Poi alla sera, prima dello spettacolo, si consegnano i programmi di sala ove sono previsti, tra l’altro, anche i punteggi che il pubblico dovrà esprimere in merito alle attese, il gradimento ecc.
A Terni non c’è più un teatro!!!
Il teatro da emozioni che la televisione non può dare e a Marmore lo abbiamo cercato e creato! 11 Produciamo cultura, perché quando uno prende in mano un copione sta lavorando su un’opera e non sta lavorando sul niente. La cultura ha bisogno del teatro e viceversa.
L’evento sta crescendo, non è un caso che sia giunto alla XII^ edizione nazionale!

Non ci basta! Ci siamo allora chiesti: “in che modo il mondo dello spettacolo può sfruttare il digitale per inventare nuove forme di partecipazione e raggiungere nuovi spettatori? Come avvicinare la scuola al teatro alla storia e all’archeologia?”

Il progetto prevede una strategia di valorizzazione dei beni culturali e naturali della Cascata delle Marmore attraverso lo sviluppo tecnologico e delle risorse patrimoniali. L’idea parte dalla volontà di migliorare l’offerta turistica attraverso la creazione della prima opera digitale in APP OMNIA sulla Cascata delle Marmore: la storia, l’arte, le leggende, il Parco Fluviale e il tema dell’energia idroelettrica. La Cascata, opera dell’uomo e parte di un grande sistema di opere idrauliche che coinvolgono l’intero bacino del Nera-Velino, con una storia affascinante di più di 2000 anni, deve essere letta non solo come bene naturale o paesaggistico, ma anche e soprattutto come bene e patrimonio culturale. Verrà organizzato e promosso un evento per il lancio e la presentazione dell'applicativo, che accrescerà l’interesse sul territorio, raggiungerà nuove fasce di visitatori e aumenterà il tempo di visita medio del flusso turistico. La cornice dell’evento di presentazione del dispositivo sarà il Festival “Archeologia Industriale e Vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” giunto oramai alla sua XII edizione, un appuntamento tradizionale dell’estate ternana, grazie alla sua peculiarità di mettere in evidenza e salvaguardare la ricchezza della cultura popolare attraverso spettacoli teatrali dialettali. Il progetto interpreta una nuova esigenza di fare sinergia e di unire le forze del territorio, al fine di creare, attraverso la combinazione ricercata delle componenti esistenti, una nuova offerta territoriale turistica, capace di soddisfare le esigenze di un turista sempre più alla ricerca di un’esperienza unica da vivere ed il coinvolgimento sensoriale ed emotivo-conoscitivo.
Durante il Festival “Archeologia Industriale e Vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” sarà realizzato un evento ad hoc per la presentazione dell’applicativo sulla Cascata Marmore. L’evento aperto al pubblico, turisti, visitatori vedrà la partecipazione dell’amministrazione locale, personaggi di rilievo ed esperti del settore. Il dispositivo che verrà presentato al pubblico è stato concepito come strumento utile da utilizzare prima dell’arrivo al sito, durante la visita, ma anche nelle fasi successive per poter usufruire dei contenuti messi a disposizione relativi alle varie tematiche trattate. Verranno spiegati e mostrati tutti i servizi a disposizione nell’app, tra cui le possibilità di sfruttare le potenzialità offerte dalla geolocalizzazione e dei servizi informativi, fattori chiave di successo del prodotto e per un efficace e attiva promozione del sito della Cascata.

Luci accese quindi su un cammino certamente non facile ma necessario che al primo posto mette come vitale il bisogno di tenere aperto il dialogo con gli spettatori di sempre, puntando l’attenzione sui giovani studenti, attraverso lo sviluppo di strumenti di comunicazione e servizi web, anche mediante la costruzione di sinergie di carattere organizzativo, finanziario e promozionale con altri settori: turismo, istruzione, beni culturali.

Il luogo
Nell’Umbria meridionale, tra le Terre di San Valentino e le Terre di Hydra c’è Marmore
Marmore che non è solo Cascata.
La sua storia e quella del paesino che le dà il nome, sono infatti strettamente legate alla prima industrializzazione di Terni, cominciata a fine Ottocento. Una memoria che si fa sempre più labile e che, ahimè, rischia di scomparire irrimediabilmente: a tenerla in vita ci prova la Pro Loco Marmore, con un ricco programma di eventi.
Archeologia industriale en plein air situato lungo il sentiero n.5, si presenta come un museo a cielo aperto che riunisce sei grandi manufatti provenienti dalle centrali idroelettriche di Galleto e Narni: turbine delle tipologie Kaplan e Francis, e distributori di flusso per turbine. Realizzato nell’ambito della prevista riqualificazione di tale sentiero 5 della cascata delle Marmore, il parco potenzia il percorso didattico sugli impianti idroelettrici locali in parte già presente ai Campacci, fra le cisterne che servivano per la captazione delle acque che poi attraverso le condotte forzate venivano portate a valle per produrre l’energia elettrica necessaria a funzionare i tanti stabilimenti del ternano, acciaieria in primis. Ma la collocazione dei macchinari in questa zona ha una logica molto più evidente se si pensa che questa era proprio l’area dove veniva captata l’acqua e portata a valle attraverso delle condotte forzate, e che oltre a questi enormi macchinari di acciaio (autoprodotti dalle acciaierie) sono presenti ancora le cisterne che servivano per la raccolta dell’acqua.
A tanta storia, natura, bellezza, opere di ingegneria, archeologia industriale, sarà affiancato un evento tradizionale, consolidato negli anni “Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” rassegna nazionale di teatro dialettale che si svolgerà dall’1 al 10 agosto 2025 presso il Belvedere superiore della Cascata delle Marmore, Parco Campacci (Libero Liberati). Si, proprio alla Sentiero 5 della Cascata delle Marmore all’interno di un’area suggestiva e di notevole valore paesistico dalle grotte speleologiche presenti nel sottosuolo e al lato di quelle acque che tanti poeti hanno incantato, in un connubio perfetto tra natura, arte e allegria, in una location che non è solo una cornice scenografica, ma è una vera e propria miniera di bellezza e magia.
Nel periodo prescelto, alla Cascata delle Marmore si alterneranno le migliori compagnie teatrali amatoriali provenienti da tutta Italia che porteranno in scena commedie in vernacolo di autori contemporanei, autori noti, giovani talenti e traduzioni e adattamenti di capolavori teatrali.
Con l’innovazione e unicità della location, accessibilità, eccellenza qualitativa, diversità e multietnicità dei fruitori, arredo storico (accessibile a tutti anche a portatori di handicap) oltre a cultura e tradizione - con la messa in scena di commedie dialettali comiche - si può far sognare anche chi ormai sogni non ne ha più! Sì, perché per la Pro Loco Marmore far ridere è una cosa seria!

Perché il vernacolo?
Perché il vernacolo riesce a rendere un’idea immediata di ciò che si vuol trasmettere e permette di arrivare con più immediatezza a suscitare emozioni e riflessioni nella gente. Consente di prendere spunto da situazioni comiche o buffe e affrontare temi importanti e molto seri sui quali riflettere con attenzione, consentendo a ciascuno di trarre le proprie considerazioni e conclusioni, è vicinissimo alla vita quotidiana della gente e rappresenta una diversità di esperienze e di culture. Usare il vernacolo non solo nella vita quotidiana, ma soprattutto come forma artistica negli scritti, nei testi teatrali, nella poesia, significa portarlo a conoscenza dei nostri figli, renderli possessori di una grande eredità: la nostra cultura.
Perché è l’espressione di un popolo, è come una spugna che assorbe fatti, episodi, luoghi, persone e che restituisce fatti, episodi, luoghi, persone con profilo e identità precisi, ma soprattutto con un’anima. L’importanza del dialetto, sta nel fatto che è vicinissimo alla vita quotidiana e verace della gente e rappresenta una diversità di radici storiche, di culture, di esperienze umane che non deve andare perduta. Perché è un patrimonio culturale da tutelare. Valorizzarlo significa farne apprezzare il legame intimo e particolare con il territorio, le capacità espressive, i contenuti comici, poetici, ironici. Renderlo testo teatrale significa continuare una tradizione che ha radici antichissime e un ruolo di rilievo nell’ambito delle arti performative italiane.

Evoluzione
L’evento, iniziato nel 2013 come un esperimento, ha guadagnato negli anni popolarità e consensi per la qualità e la varietà delle sue proposte. La validità della manifestazione è stata riconosciuta nel tempo anche dai Patrocini concessi a livello nazionale e questo per la Pro Loco Marmore è un bel fiore all’occhiello.
Si è ormai affermato come appuntamento tradizionale dell’estate ternana, grazie alla sua peculiarità di mettere in evidenza e salvaguardare la ricchezza della cultura popolare.
In tutto, saranno dieci, le compagnie teatrali che si alterneranno sul palco, che con il loro repertorio allieteranno le calde serate agostane, senza trascurare che avranno al seguito (anche con bus appositamente organizzati) amici, parenti, conoscenti, simpatizzanti che, in quei giorni fanno shopping sul posto, mangiano, pernottano, si avvalgono dei servizi esistenti, insomma con la cultura si creano flussi turistici!
Sono stati interessati, per l’ospitalità degli artisti e loro seguito, strutture locali di Marmore Terni e Piediluco, B&B e affittacamere locali, operatori commerciali attraverso convenzioni con alberghi, ristoratori locali, società di servizi per la promozione del territorio.
Gli ospiti saranno anche accompagnati gratuitamente alla Cascata delle Marmore e al Museo Hydra della Cascata per far conoscere e apprezzare le bellezze di questa nostra meravigliosa Umbria Meridionale.
Inoltre, degna di nota e in aggiunta al carattere culturale, storico e turistico va esaltata l’introduzione dell’utilità sociale, invitando una/due compagnie, i cui membri, anche se in minoranza, sono persone diversamente abili.

Ad oggi sono arrivate tante domande di partecipazione e già sono rappresentate le Regioni Umbria, Lazio, Campania, Marche, Toscana, Puglia. Il bando per la partecipazione è scaduto il 10 Maggio 2025.

Il nostro Teatro non è solo palcoscenico!


Sito dell'evento