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RAI STORIA: ITALIA. VIAGGIO NELLA BELLEZZA - CALABRIA BIZANTINA

  • Codex Purpureus e Madonna della Kiro Pita a Rossano
  • Complesso monastico del Patirion e chiesa di San Marco a Rossano
  • Cattolica di Stilo
  • Cattedrale di Rossano con la torre campanaria e il fonte battesimale

La Calabria bizantina è una regione che ha subito una trasformazione culturale grazie all'influenza della religione e della cultura greca. Il monachesimo greco ha avuto un ruolo determinante in questo cambiamento. La Calabria bizantina è stata una terra d'oriente per oltre cinque secoli e ha un'importante storia unica nel panorama italiano. Tra i monumenti più importanti si trovano il Codex Purpureus e la Madonna della Kiro Pita a Rossano, il complesso monastico del Patirion e la chiesa di San Marco a Rossano, la Cattolica di Stilo e la cattedrale di Rossano con la sua torre campanaria e il fonte battesimale.

La Calabria bizantina: una terra d'oriente

Il viaggio nella bellezza della Calabria bizantina inizia con la scoperta di Paolo Orsi, un archeologo di Rovereto che nel 1890 arriva per la prima volta in questa regione. La sua attività segna un cambiamento totale delle vecchie metodologie di indagine e mette in evidenza le antiche eredità che la Calabria nasconde. Grazie ai suoi studi, si scopre una Calabria di santino e si prende coscienza dell'influenza bizantina che ancora respira in questa terra.

La religione e la cultura greca nella Calabria bizantina

La religione ha un ruolo fondamentale nella trasformazione culturale che la Calabria subisce dopo la conquista di Zero Pena. Infatti, la cultura greca si diffonde in una regione che per secoli era stata pienamente latina. Il ruolo della Chiesa d'Oriente è fondamentale in questo processo di trasformazione culturale. La catechesi avviene attraverso un modello iconico che trasmette il pensiero religioso anche al più semplice contadino.

Il monachesimo greco in Calabria

L'arrivo dei monaci dall'oriente è determinante nel cambiamento delle pratiche religiose della Calabria bizantina. In una prima fase, arrivano in Italia monaci dalla Siria e dalla Palestina. Successivamente, molti religiosi trovano rifugio in Calabria dopo la conquista della Sicilia da parte degli arabi. Il monachesimo greco trova in Calabria la sua terra d'elezione a partire dal decimo secolo.

La Calabria bizantina: una storia unica nel panorama italiano

La Calabria rappresenta un pezzo d'oriente incastonato nell'Italia meridionale dal 554 dopo Cristo e per oltre cinque secoli. Durante questo periodo, la Calabria è stata una terra d'oriente a tutti gli effetti. Il rapporto con Bisanzio è stato molto forte e ha permesso alla regione di impregnarsi di bizantinismo. La Calabria bizantina è una nozione sostanzialmente in epoca moderna, ma la sua storia unica nel panorama italiano è stata scritta dagli archeologi e dai religiosi che hanno vissuto in questa terra.

Il Codex Purpureus e la Madonna della Kiro Pita a Rossano

Il Codex Purpureus è uno dei manoscritti più preziosi dell'arte bizantina, realizzato da un monaco o scrittore bizantino a Antiochia di Siria, conosciuto anche come Rossanensis per il fatto che le sue pagine sono di color porpora. Il Codex è stato utilizzato come testimonianza della parola di Dio fino al 1462 e oggi è considerato patrimonio dell'UNESCO nella categoria "Memory of the World". A Rossano, oltre al Codex, si trova anche la Madonna della Kiro Pita, un affresco che rappresenta una Madonna d'itria che indica la strada da seguire, conservato nella cattedrale adiacente al museo diocesano.

Il complesso monastico del Patirion e la chiesa di San Marco a Rossano

Il complesso monastico del Patirion si trova tra Rossano e Corigliano Calabro e fu costruito dopo la conquista normanna del centro bizantino nel luogo in cui esisteva già un'organizzazione monastica detta Laurea. La chiesa, di proporzioni contenute, mostra una facciata con cornici in pietra e mattoni in cui si riconosce l'intera ripartizione in tre navate. Il Pad Irion è la testimonianza dell'apertura dell'architettura calabrese di età normanna al gusto campano cassinese e alle influenze islamiche, il tutto inserito in uno schema di matrice bizantina. La chiesa di San Marco, dedicata in origine a Sant'Anastasia, era probabilmente la chiesa di un complesso monastico femminile.

La Cattolica di Stilo e il deserto della Calabria

La Cattolica di Stilo è una piccola chiesa che sorge sul fianco del Monte Consolino, poco più in alto del nucleo storico di Stilo. Il suo nome deriva dal termine greco "cattolico" che può indicare sia una chiesa cattedrale sia la chiesa principale di un monastero. La Cattolica è stata costruita inizialmente per servire un nucleo monastico, in un contesto territoriale che si prestava ad essere inteso come deserto, ovvero tutto ciò che non è abitato. La chiesa presenta affinità con la cattedrale di Stilo, un esempio di architettura bizantina in Calabria.

La torre campanaria e il fonte battesimale della cattedrale di Rossano

La cattedrale di Rossano è stata eretta nel XI secolo e ha subito numerosi rifacimenti fino ad oggi. Di notevole interesse sono la torre campanaria e il fonte battesimale del XIV secolo. Il portale originario, i tetti lignei a cassettoni del XVIII secolo e il mosaico pavimentale del XII secolo, con l'iscrizione che ricorda il committente Blasius Venerabilis Abbas, sono altri elementi di grande fascino della cattedrale. La chiesa è nata intorno all'affresco della Vergine Achiropita, incastonato su una colonna intorno alla quale è stato costruito nel Quindicesimo secolo un altare neogotico.