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ABRUZZO IN - Roseto degli Abruzzi

  • Roseto degli Abruzzi
  • Mussolini
  • Assessorato al turismo
  • Basket
  • Tagliolini di campagna
  • Seppie
  • Vongole
  • Scampi

Il video presenta la città di Roseto degli Abruzzi e la sua storia. La città fu fondata nel 1860 e il suo nome cambiò diverse volte fino a quando nel 1927 Mussolini decise di chiamarla Roseto degli Abruzzi. La città ha una forte tradizione sportiva, in particolare nel basket, e un unico Assessorato si occupa di turismo e sostiene il commercio locale. Infine, viene presentata la cucina tradizionale di Roseto con un piatto di tagliolini di campagna con seppie, vongole e scampi.

1. Introduzione alla città di Roseto degli Abruzzi e alla sua storia

In questa puntata di "Abruzzo In" siamo a Roseto degli Abruzzi, dove il sindaco ci racconta la forza della città e le sue particolarità. Nonostante la pioggia, ci godiamo una passeggiata sul lungomare e visitiamo la biblioteca civica di Roseto, dove incontriamo Mario Giunco, un uomo della cultura che ci spiega come è nata la città. Roseto ha un'antichità che risale a Montepagano, il paese da cui trae origine, ma la sua fondazione ufficiale risale al 22 maggio 1860, quando il capitolo della Chiesa dei cetizia decise di quotizzare il territorio.

2. La fondazione ufficiale di Roseto e il suo nome

La prima lottizzazione di Roseto arrivò proprio ai confini della villa comunale, che diventò il luogo identitario della città insieme al Borgo di Montepagano e alla riserva del borsacchio. Nel 1887, le quote ebbero finalmente un nome grazie a Ciro Romualdi, che chiamò la città "Rosburgo". Nel 1927, Mussolini attribuì il nome di Roseto degli Abruzzi alla città, dopo aver abolito i termini teutonici. Piero Giuseppe Di Blasi, il Podestà dell'epoca, fu un famoso artista della ceramica, ma fu strappato all'arte e inserito in questa vicenda politica.

3. La Via Crucis di Bruno Zenobio nella chiesa del Sacro Cuore

All'interno della chiesa del Sacro Cuore di Roseto, incontriamo il maestro Bruno Zenobio, che ci mostra la sua Via Crucis, una stesura musiva di 650 metri quadri. Questo mosaico di tipo ravennato rappresenta per il maestro Zenobio una sorta di entrare in comunione col sacro, grazie alle relazioni con tutti gli elementi che convivono nel luogo dove avviene la scena. Il mosaico è un momento di grande amore per un mosaico contemporaneo che non trova corrispettivo in altri mosaici.

4. Il Palazzetto dello Sport e la tradizione sportiva di Roseto

In questo video, si parla di Roseto degli Abruzzi, una località balneare che ha una forte identità legata allo sport, in particolare alla pallacanestro. Il Palazzetto dello Sport di Roseto è considerato un luogo identitario per la città, dove si gioca a pallacanestro e dove si sono formati grandi campioni come Emidio Testoni, che ha giocato a Bologna e ora collabora con la società di pallacanestro di Roseto.

5. La forte tradizione sportiva di Roseto e il turismo

La pallacanestro è sempre stata molto amata dai rosetani, che hanno una forte tradizione sportiva che passa di generazione in generazione. Anche se il basket è stato sempre un attore principale, ci sono stati anche grandi successi nel calcio, nel pattinaggio artistico, nel nuoto e nella boxe. Il sindaco ha creato un unico Assessorato che si occupa di turismo, perché Roseto ha una forte vocazione turistica, essendo una località balneare e storica.

6. L'Assessorato al Turismo e il sostegno al commercio locale

L'Assessorato al Turismo si occupa anche di sostenere il commercio locale, attraverso una serie di iniziative che cercano di contrastare l'e-commerce e di trattenere il commercio locale. L'associazione dell'Assorose conta più di 1840 associati e cerca di animare il più possibile il commercio locale. Roseto si trova in una posizione strategica, al centro di una vallata, e il suo nome è riferimento per l'intera zona.

7. La cucina tradizionale di Roseto: i tagliolini di campagna con seppie, vongole e scampi.

Infine, il video ci porta in un ristorante, la Vecchia Marina, dove lo chef Gennaro D'Ignazio ci prepara un piatto di tagliolini di campagna con seppie, vongole e scampi. La pasta è fatta in casa con farina di grani antichi e acqua, e il condimento è semplice e naturale, senza sale aggiunto. Il piatto è un esempio di come la tradizione di terra di campagna si sposa perfettamente con il mare, creando un miracolo culinario che rappresenta la vera essenza di Roseto degli Abruzzi.