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Bordighera 550 Anni IT

  • Chiesetta di Sant'Ampelio
  • Villa Mariani
  • Giardino Esotico Pallanca
  • Museo Bicknell
  • Ghetto Ebraico
  • Lungomare di Bordighera

Bordighera è una città sulla riviera ligure con una storia che risale ai tempi dei Romani, ma che ha visto la sua vera nascita nel 1470-71. Diventata un territorio indipendente e una meta turistica popolare, Bordighera è famosa per la leggenda di Sant'Ampelio, il romanzo "Il Dottor Antonio" di Ruffini che ha portato centinaia di inglesi abbienti nella città, e per essere stata il paradiso degli inglesi grazie all'arrivo della ferrovia nel 1872. Oggi, Bordighera celebra i suoi 550 anni con orgoglio e offre una vasta gamma di tesori culturali e naturali, tra cui la chiesetta di Sant'Ampelio, Villa Mariani, il Giardino Esotico Pallanca, il Museo Bicknell, il Ghetto Ebraico e lo splendido lungomare.

Bordighera: una storia di 550 anni

Bordighera è una città situata sulla riviera ligure, la cui storia risale ai tempi dei Romani. Tuttavia, la città ha visto la sua vera nascita nel 1470-71, quando 32 famiglie si unirono per rifondare un precedente insediamento di pescatori noto come Bordi d'età. Nonostante le avversità, Bordighera crebbe e fiorì nel corso dei secoli, diventando un territorio indipendente e una meta turistica popolare.

La leggenda di Sant'Ampelio e l'arrivo degli inglesi

Secondo la leggenda, Sant'Ampelio, un sant'uomo venuto dall'Egitto, portò con sé dei semi di palma che attecchirono e crebbero vigorose nel clima mite ligure. Ancora oggi, Ampelio è venerato come il patrono della città e la sua chiesetta e la grotta in cui si ritirava a meditare sono meta di molti visitatori. Nel 1855, Bordighera divenne celebre grazie al romanzo scritto in inglese "Il Dottor Antonio" di Ruffini, che contribuì a diffondere gli ideali risorgimentali e portò centinaia di inglesi abbienti a Bordighera in cerca dell'osteria del Mattone citata nel romanzo.

Bordighera: un paradiso degli inglesi

Con l'arrivo della ferrovia nel 1872, Bordighera divenne famosa come il paradiso degli inglesi, unico centro della regione ad avere una chiesa anglicana e un tennis club. La città costruì nuovi alberghi per accogliere l'afflusso di visitatori, tra cui l'Hotel d'Amblétea. Bordighera divenne anche meta di artisti e scrittori, tra cui Clarence Bicknell e lo scrittore francese Stephen Liégeard.

Bordighera oggi: tesori culturali e naturali

Oggi, Bordighera celebra i suoi 550 anni con orgoglio e offre una vasta gamma di tesori culturali e naturali. Tra questi ci sono la chiesetta di Sant'Ampelio, Villa Mariani, Villa Regina Margherita, il Giardino Esotico Pallanca, il Museo Bicknell, Villa Etelinda, il Ghetto Ebraico e lo splendido lungomare. La città è anche famosa per il Vallone del Sasso e il Sentiero del Beodo, celebrati da grandi artisti come Toti Scialoja e Umberto Mastroianni. Bordighera è una città che non smette mai di sorprendere e affascinare i suoi visitatori.