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Storia e immagini di Gela greca

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Gela è una città greca antica situata in Sicilia, fondata nel 688 a.C. dai greci antifumo di Rodi eden Timo di Creta. La città diventò ricca e potente, estendendo i suoi domini quasi su tutta la Sicilia orientale. Tuttavia, venne distrutta dai cartaginesi nel 405 a.C. e definitivamente distrutta dal tiranno di Akragas Finti us e dal tiranno Agatocle nel 282 a.C. Federico II costruì una nuova città con i resti della vecchia Gela. La città era famosa per i suoi santuari, empori, templi e per la sua grande agorà. Oggi, è possibile ricostruire la città per poter avere un'idea dello splendore e della bellezza di Gela greca.

Gela, la città greca della Sicilia

Gela è una città greca antica situata in Sicilia, fondata nel 688 a.C. dai greci antifumo di Rodi eden Timo di Creta. La città venne fondata nei pressi del fiume Gela in un territorio che era stato già abitato da gente dedita alla pastorizia e alla ceramica. La città si chiamava Allin, ma già dalla sua nascita era conosciuta con il nome del suo fiume Gela. Gela divenne col tempo una città ricca e potente, ricordata inoltre per essere stata la società madre di Agrigento.

La potenza di Gela

Ermocrate fu il primo tiranno di Gela e il fratello Ippocrate contribuì ad accrescere la potenza di Gela. Ermocrate estese con le sue conquiste i domini di Gela che si impossessò di quasi tutta la Sicilia orientale, arrivando ad occupare addirittura l'odierna Messina. La città era conosciuta per i suoi splendidi santuari dedicati alle divinità ctonie e per i suoi templi. Il tempio C era uno dei più importanti edifici sacri della città.

La distruzione di Gela

Gela venne distrutta nel 405 a.C. dai cartaginesi, ma gli abitanti erano già fuggiti. La città si ridusse a un piccolo villaggio abitato da pochi individui. Timoleonte di Corinto riuscì a far rinascere la città nel IV secolo a.C. Tuttavia, nel 282 a.C. Gela venne definitivamente distrutta dal tiranno di Akragas Finti us e dal tiranno Agatocle. Gela la grande città che aveva sottomesso quasi tutta la Sicilia orientale verrà sepolta per secoli. Federico II costruirà con i resti della città un nuovo insediamento e fondò una nuova città che venne chiamata inizialmente Eraclea.

La bellezza di Gela

Grazie a dei ritrovamenti, ancora oggi è possibile ammirare lo splendore di Gela. La città era famosa per i suoi santuari, empori, templi e per la sua grande agorà. Al di fuori della città si trovava anche un grande bronzo, una statua di Apollo che fu portata dai cartaginesi a Tiro dopo la distruzione della città di Gela nel 405 a.C. Oggi, è possibile ricostruire la città per poter avere un'idea dello splendore e della bellezza di Gela greca.