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"Fu la frana del 1816 a creare la spiaggia di Vasto Marina"

  • Spiaggia sollevata dalla frana del 1816
  • Roccia conglomerata della scogliera
  • Ex mercato del pesce (dove si trovava la dogana di Vasto Marina)
  • Chiesa di Cona di Mare (distrutta dalla frana)
  • Chiesa della Madonna della Neve (distrutta ma con resti visibili)
  • Casinò di Campagna degli Spataro (risalente al XVIII secolo)
  • Zona panoramica di Vasto (ancora instabile a causa della frana del 1816)

Il professore Murolo esplora la storia di Vasto Marina, scoprendo la spiaggia sollevata dalla frana del 1816 e la roccia conglomerata della scogliera. La dogana di Vasto Marina era situata nell'ex mercato del pesce, ma smise di funzionare a causa dell'insabbiamento causato dalla frana. La chiesa di Cona di Mare, distrutta dalla frana, presenta solo resti delle murature, mentre la Chiesa della Madonna della Neve, protettrice degli ortolani, è stata distrutta ma i resti sono ancora visibili. Il Casinò di Campagna degli Spataro, risalente al XVIII secolo, è rimasto intatto. La zona panoramica di Vasto è ancora instabile a causa della frana del 1816, e il professore Murolo invita a preservare le testimonianze storiche e a evitare la costruzione in zone a rischio.

La frana del 1816 che creò la spiaggia di Vasto Marina

Il professor Murolo ci porta alla scoperta della spiaggia di Vasto Marina, nata grazie alla frana del 1816 che sollevò la spiaggia sottomarina e la portò in superficie. Questo evento ha avuto un impatto determinante sulla formazione della spiaggia che conosciamo oggi. La frana fu così potente da creare anche cinque laghetti. Nonostante siano passati 206 anni, le tracce della frana sono ancora visibili nella zona.

La scogliera di Vasto Marina e la sua storia

La scogliera di Vasto Marina è uno dei luoghi più affascinanti della zona. Questa zona è stata soggetta a diverse spinte geologiche, come dimostrano le tracce della frana del 1816. La roccia conglomerata, nota anche come puddinga, è un'altra testimonianza della storia geologica della zona. Nonostante molti passino di qui senza prestare attenzione, la storia del luogo è molto interessante e ci invita a riflettere sulla fragilità del territorio.

La dogana di Vasto Marina e la sua localizzazione

Pochi sanno che l'ex mercato del pesce di Vasto Marina, oggi destinato alla medicina turistica, era in realtà la dogana. La localizzazione di questa dogana è stata possibile grazie ad una mappa del 1837 conservata nell'archivio di stato di Chieti. La dogana smise di funzionare a causa dell'insabbiamento causato dalla frana del 1816. Gli ultimi dati sul traffico marittimo risalgono al 1842.

La chiesa di Cona di Mare e i suoi resti

La chiesa di Cona di Mare, situata lungo la strada provinciale Oria, era una chiesa quattrocentesca che presentava le stesse murature della cinta muraria di Vasto. Oggi, dei resti della chiesa rimangono solo le murature. Il trittico che si trovava all'interno della chiesa è stato spostato nella chiesa di San Giuseppe. La chiesa di Cona di Mare è un altro esempio della storia antica e affascinante di Vasto Marina.

Esplorando Vasto Marina e il Costone Orientale

Nel primo paragrafo del riassunto, si descrive come il professore Murolo e il suo collega stanno esplorando Vasto Marina e la città alta. Durante la loro visita, hanno scoperto che dove c'è una finestrella e una muratura antica, un tempo c'era una chiesa importante chiamata Chiesa di Cona di Mare. Questa chiesa risale al XV secolo ed era dedicata a San Giuseppe. La chiesa è stata distrutta dalla frana nel 1816, ma i resti della muratura quattrocentesca sono ancora visibili.

Nel secondo paragrafo, il professore Murolo mostra un altro edificio sacro, la Chiesa della Madonna della Neve, che era la protettrice degli ortolani. Questa chiesa risale al XVIII secolo ed era situata lungo la Costa Continua, una strada che portava direttamente al mare. La frana del 1816 ha distrutto questa chiesa, ma i suoi resti sono ancora visibili. Il professore Murolo fa notare che questo edificio storico è una testimonianza importante della storia di Vasto.

Nel terzo paragrafo, il professore Murolo e il suo collega si spostano sul costone orientale di Vasto, lungo la cosiddetta Costa Continua. Qui, l'ANAS ha effettuato dei carotaggi per la futura variante alla statale 16. Durante la loro visita, il professore Murolo mostra un edificio storico che risale al XVIII secolo, il Casinò di Campagna degli Spataro. Questo edificio è rimasto praticamente intatto e sopravvive alla frana del 1816.

Nel quarto paragrafo, il professore Murolo fa notare che la zona panoramica di Vasto è stata investita dalla frana del 1816. La zona è ancora instabile e ci sono problemi di infiltrazioni d'acqua. Il professore Murolo ritiene che queste motivazioni siano alla base di un no alla variante della statale 16. Il professore fa appello alla riflessione e alla consapevolezza sulla storia di Vasto, invitando a preservare le testimonianze storiche e a evitare la costruzione in zone a rischio.