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Storia del San Giacomo di Savona - l'ombra del passato

  • Convento dei frati francescani minori osservanti
  • Biblioteca di San Giacomo
  • Chiesa di San Giacomo
  • Complesso di San Giacomo

San Giacomo di Savona è stato un importante centro culturale e architettonico nel Quattrocento. Il convento dei frati francescani minori osservanti, costruito al di fuori delle mura cittadine, divenne un importante centro di cultura e arte, contenendo dei gioielli d'arte veramente importanti. La biblioteca di San Giacomo era una delle biblioteche principali della Savona rinascimentale. La chiesa di San Giacomo venne costruita per soddisfare l'esigenza delle famiglie della ricca borghesia del tempo di avere delle proprie cappelle e dei luoghi di sepoltura privilegiati. Tuttavia, San Giacomo cadde in rovina a seguito della barbara devastazione genovese e la sua importanza venne lentamente dimenticata. Attualmente, il complesso di San Giacomo è in uno stato di profondo degrado e necessita di un restauro conservativo intelligente per recuperare l'ambiente esattamente come era nel 1472.

San Giacomo di Savona: un importante centro culturale e architettonico

Nel Quattrocento, Savona era una città in rapida espansione commerciale e culturale. Nel 1470, la comunità dei frati francescani minori osservanti ricevette la donazione di un'area al di fuori delle mura cittadine per costruire il convento di San Giacomo. La struttura venne pensata per coniugare la modestia della regola francescana con la richiesta dei ceti elevati della comunità di allora di disporre di cappelle private di sepoltura. San Giacomo divenne un importante centro di cultura e arte, contenendo dei gioielli d'arte veramente importanti.

La biblioteca di San Giacomo: un tesoro della Savona rinascimentale

San Giacomo divenne anche un importante centro di studio e cultura, grazie alla sua biblioteca. Risiedettero nei momenti di maggior splendore sino a 25 frati e lì fu istituita una delle biblioteche principali della Savona rinascimentale. La biblioteca era importantissima proprio dal momento in cui venne costituita e nel 1563 il vescovo di Savona, un appartenente all'ordine degli osservanti, mandò 60 manoscritti greci a Filippo II, re di Spagna, come regalo.

La chiesa di San Giacomo: un centro di cultura e arte

La chiesa di San Giacomo venne costruita per soddisfare l'esigenza delle famiglie della ricca borghesia del tempo di avere delle proprie cappelle e dei luoghi di sepoltura privilegiati. Le cappelle della chiesa vennero assegnate alle famiglie influenti della Savona del tempo che più contribuirono con le loro donazioni all'edificazione del tempio e le dotarono di alcuni fregi tra cui meravigliose pale d'altare. Le famiglie arricchirono successivamente le cappelle con dipinti raffigurati dai principali artisti dell'Italia nord occidentale dell'epoca come il Masone e il Maestro di Wiesbaden.

La fine di San Giacomo: l'ombra del passato

San Giacomo raggiunse la maturità nel periodo più oscuro della sua storia, a seguito della barbara devastazione genovese quando Savona venne privata delle sue torri, della sua cattedrale e delle mura. I genovesi distrussero inoltre le mura e insabbiarono il porto della città che nel giro di pochi anni venne rasa al suolo ed trasformata in un acquartieramento militare. San Giacomo divenne l'ultimo ricovero per la cultura e l'arte savonese nella sua imponente biblioteca, ma la sua importanza venne lentamente dimenticata e il convento cadde in rovina.

Il tesoro nascosto di San Giacomo a Savona

San Giacomo a Savona è un'antica chiesa medioevale che costituisce un tesoro nascosto da riscoprire. La chiesa, costruita nel 1472, è stata abbandonata e trascurata nel corso dei secoli, ma conserva ancora un inestimabile valore artistico e storico.

La storia di San Giacomo

San Giacomo a Savona è stata una delle biblioteche più importanti di tutta l'Italia settentrionale. Il complesso si mantenne attivo per tutto il Seicento e ancora nel Settecento napoleone inserì san giacomo nella lista dei conventi soppressi per il bene del popolo. Fu quindi spogliato delle sue molte ricchezze artistiche e il colpo di grazia fu dato poi dalle leggi di soppressione degli ordini monastici e di confisca. Il complesso di San Giacomo è stato trasformato in una caserma, un ospedale militare e infine in un reclusorio.

Il restauro di San Giacomo

Un restauro conservativo intelligente potrebbe recuperare l'ambiente esattamente come era nel 1472. Prima di intervenire sugli affreschi, si dovrebbe operare con un consolidamento dell'opera, ovvero riportare la coesione della materia su due inter-affreschi. Successivamente si attuera il de salvo, ovvero eliminando tutta la parte bianca nella parte inferiore degli affreschi gialla occhio riuscirà a deviare sulla composizione artistica. Il compito del restauratore è sempre quello di guidare l'occhio del visitatore sull'opera e non sul degrado.

Lo stato attuale di San Giacomo

Il complesso di San Giacomo è attualmente in uno stato di profondo degrado. Il tetto presenta delle rotture e problemi di impermeabilizzazione, per cui l'acqua penetra e porta in soluzione diversi sali. Non c'è un pavimento all'interno dell'abside e il suolo non è stato isolato, il che comporta un mancato isolamento e la presenza di sali che vengono portati sempre in soluzione per una risalita capillare. I sali sono il problema principale che presentano questi affreschi, poiché con la loro azione di cristallizzazione e solubilizzazione vanno a spaccare l'intonaco intonachino in particolare degli affreschi.