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Isola del Giglio. Guida Turistica di questo paradiso
L'Isola del Giglio è un comune sparso situato nell'arcipelago toscano. Per raggiungerla si possono utilizzare i traghetti con imbarco a Porto Santo Stefano. L'isola offre diverse attrazioni turistiche come le spiagge di sabbia bianca, sentieri panoramici e il porto del naufragio della Costa Concordia. La cucina tradizionale si basa sui prodotti del mare e della terra, con piatti come crostini di pesce, zuppa di pesce, pasta con le vongole e frittura di paranza. Da non perdere anche i vini locali, come il famoso Ansonaco. L'Isola del Giglio: un paradiso da scoprireSituata nell'arcipelago toscano, l'Isola del Giglio è un comune sparso che conta 1439 abitanti. Il suo nome deriva dall'omonima isola che la caratterizza e che rappresenta una vera e propria perla del Mediterraneo. L'isola comprende anche l'Isola di Giannutri, situata a sud-est. Come raggiungere l'Isola del GiglioPer raggiungere l'Isola del Giglio è possibile utilizzare i traghetti con imbarco a Porto Santo Stefano, gestiti dalle compagnie di navigazione Maregiglio e Torre Mano. Durante i mesi estivi, è possibile accedere all'isola con veicoli, ma è necessario pagare una piccola quota. Da non perdere il porto del naufragio della Costa Concordia, che rappresenta una tappa obbligatoria per i turisti che visitano l'isola. Cosa vedere sull'Isola del GiglioL'Isola del Giglio offre molte attrazioni turistiche. Tra le più famose, si possono citare le spiagge di sabbia bianca, come la Spiaggia delle Cannelle e la Spiaggia di Campese, ideali per chi vuole godersi il mare cristallino e la tranquillità. Ma non solo: l'isola offre anche numerosi sentieri panoramici, come quello che conduce al Faro di Capel Rosso, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato. Cosa mangiare sull'Isola del GiglioL'Isola del Giglio è famosa anche per la sua cucina tradizionale, che si basa sui prodotti del mare e della terra. Tra i piatti tipici, si possono gustare i crostini di pesce, la zuppa di pesce, la pasta con le vongole e la frittura di paranza. Da non perdere anche i vini locali, come il famoso Ansonaco, un bianco secco dal sapore intenso e fruttato. In sintesi
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