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Italia : Mare : Costa Domizia : Pozzuoli

L'Anfiteatro Flavio di Pozzuoli: testimonianza di fine ingegneria romana perfettamente conservato

Cultura

Anfiteatro di Pozzuoli - A Pozzuoli è presente il terzo per dimensioni Anfiteatro Romano. Si tratta dell'Anfiteatro Flavio e sorge in corrispondenza dell'incrocio di due vie principali, la Via Domiziana e la via per Napoli. Attribuito agli stessi architetti del Colosseo, è vicinissimo alla Solfatara che ha contribuito alla sua conservazione ricoprendolo di alcune sostanze che nel tempo lo hanno in qualche modo protetto dalle erosioni.

(segue sotto al video)



Ha una forma ellittica e aveva una capienza di 40.000 spettatori sistemati in diverse platee seguendo un rigido protocollo legato alle classi sociali dell'epoca. Sono ancora visibili le botole dalle quali venivano introdotti macchinari per la manutenzione dell'arena, e le zone dalle quali arrivavano le belve e i gladiatori tramite ascensori dai sotterranei, oppure le scenografie. Nei sotterranei sono ancora visibili resti di colonne e capitelli rinvenuti negli anni di scavi che hanno riportato alla luce l'arena. Durante le persecuzioni di Docleziano, alcuni cristiani, tra cui quello che sarebbe diventato San Gennaro, furono condannati ad essere sbranati nell'arena, supplizio che non avvenne mai. Alcuni dicono per l'assenza del governatore, altri per il miracolo compiuto dal Santo che fece inginocchiare le bestie al suo cospetto dopo una benedizione. L'esecuzione avvenne poi per decapitazione in un altro luogo, insieme ad altri come Patroclo. Tuttavia per ricordare la permanenza nell'anfiteatro, la cella dove furono rinchiusi prima dell'esecuzione della condanna, divenne una cappella dedicata al culto dei santi lì imprigionati, in particolare a quello di San Gennaro, al quale è stata intitolata. Tutto ciò è testimoniato da due lapidi poste all'ingresso della cappellina.

Pubblicato il 28-10-2021

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